Requisiti di qualità dell'aria compressa nella produzione del vetro
Indipendentemente dal tipo di vetro, dalla sua finitura o dall'applicazione in cui sarà utilizzato, l'aria compressa è necessaria in vari stadi della produzione del vetro, ad esempio per il trasporto, la modellazione, il raffreddamento o il controllo. Per garantire la massima qualità del prodotto e la sicurezza del processo a lungo termine, bisogna evitare la formazione di grumi, intasamenti o contaminazioni. Un eventuale arresto della produzione rappresenta un grave problema per i forni, dato che la loro fase di riscaldamento dura fino a due settimane.
È quindi particolarmente importante che l'aria compressa utilizzata sia priva di olio, particelle d‘impurità e acqua, onde evitare guasti o fermi delle linee di produzione. Per garantire una produzione efficiente in termini di costi e consumi energetici, inoltre, è necessario progettare l'impianto dell’aria compressa secondo le esigenze individuali e le condizioni ambientali.
La VDMA (Associazione tedesca dell’industria meccanica e ingegneristica) fornisce importanti informazioni sulla qualità dell'aria compressa per i diversi settori industriali. Per l'industria del vetro raccomanda (in conformità alla norma ISO 8573-1) la classe di qualità 3 per contenuto di particelle, la classe 4 per contenuto di umidità ad una temperatura superiore a 10°C, la classe 2-3 sotto i 10°C, e la classe 2 per contenuto totale di olio (liquido e vapore). Queste classi si riferiscono sia all'aria di controllo (ad esempio per gli azionamenti pneumatici), che all'aria di trasporto (ad esempio per la selezione di scarti o per il raffreddamento).
* Fonte: VDMA standard sheet 15390-1